Il Nefelgiù (vista Toggia e Vannino) e le non-vertigini

Prima della "cartolina", qualche info sull'escursione:
- Partenza/arrivo: Riale
- Meta principale: passo di Nefelgiù
- Dislivello complessivo positivo (A/R): 870m circa
- Lunghezza totale (A/R): 12,9 km circa
- Difficoltà (N.B. opinione soggettiva): tratto Riale-alpe di Neflgiù adatta a tutti gli escursionisti, tratto alpe-passo più impegnativa, inizialmente più che altro come sforzo fisico ma poi anche come sforzo mentale (fobie vuoto/altezze).
- Traccia del percorso: clicca QUI.

Nota: la valutazione sulle difficoltà è personale ma in molte relazioni ho notato che sentieri indicati come "adatti a tutti" non lo sono in caso di fobie; non siamo in pochi, tra gli amanti della montagna, a soffrirne e un parere a tema aiuta ad orientarsi nella scelta dei percorsi, spero che il mio sarà utile a qualcuno!

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Questa cartolina è dedicata al passo di Nefelgiù, con gli affacci verso i laghi Vannino e Toggia (ma anche Morasco e Castel, che però non si vedono in queste immagini, se non vagamente il Castel), in compagnia delle non-vertigini. "Non" vertigini, perché non ho raggiunto il limite che mi blocca, e perché si usa comunemente quella parola ma le paure di altezze e vuoti sono acrofobia e kenofobia, che fanno provare vari tipi di sgradevoli sensazioni e/o sintomi  tra cui, a volte, le vertigini.


Io, ad esempio, non ho mai avuto capogiri e simili, semplicemente mi blocco provando un'eccessiva sensazione di pericolo; quando tento di spiegare cosa provo dico che è come percepire tutta la potenza della forza di gravità nei vuoti intorno e mi sento certa che facendo il prossimo movimento sarò attirata giù di lì. Credo sia una di quelle cose difficili da far immaginare.


Certamente è meglio essere cauti che fare i temerari, per non rischiare di creare veri rischi per sé stessi e problemi agli altri, ma l’ideale sarebbe non eccedere in nessun senso e poter decidere con piena consapevolezza (di se stessi e delle circostanze) se e come proseguire.

Stavolta non ero tanto insicura da dovermi fermare prima della meta programmata ma altre volte è successo. Delusa? Innegabilmente un po' dispiaciuta ma soprattutto pronta ad incuriosirmi di tutto quel che c'è da vedere e da scoprire anche entro i miei limiti: vietato stare lì fermi a guardare per terra e piangersi addosso.

Inoltre si può sempre riprovare: molte variabili del momento (forma fisica, condizioni climatiche, abitudine agli ambienti montani...) possono modificare le percezioni e un altro giorno potremmo scoprirci capaci di proseguire. Alcune volte basta anche solo fermarsi qualche minuto per abituarsi agli spazi e magari riposare e mangiare qualcosa recuperando forze fisiche e mentali e poi via, blocco superato quanto basta per proseguire, almeno un altro po'.

Ho anche letto che... no, basta per ora: questa è solo una cartolina e lo spazio in cui poter scrivere è finito! 

Ho scattato le immagini di questa cartolina il 13 agosto 2022, e se hai letto con attenzione quel che ho scritto ti consiglio di... tornare allinizio e riguardare i bellissimi paesaggi senza farti distrarre dalle chiacchiere sulle fobie!

Arrivederci alla prossima!

Anna (AnnaBernasconiArt.com)

Commenti

  1. Una bona travessa per la muntanya, un paisatge molt bonic !. Ànims i la propera vegada a gaudir-ne més !! ;)
    Salut !!

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    1. Speriamo che fatica dopo fatica le fobie diminuiscano! Comunque le montagne sono favolose, vale sempre la pena di provare a vedere fino a dove si riesce ad arrivare. 😉 Saluti!

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  2. Guardo con piacere queste foto! Soprattutto senza invidia visto che quest'anno siamo riusciti ad andare in montagna qualche volta!! Non avevo mai conosciuto una persona con questo tipo di fobie in montagna! Sei molto coraggiosa! In compenso immagino cosa provi perché le mie fobie esplodono quando non ho 'i piedi per terra', per esempio sulle funivie: D :D

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    1. Ciao Gabriele! Fobia simile la tua, magari è la stessa ma si scatena in una situazione leggermente diversa. Però non ci ferma dal frequentare i luoghi alti, troppo belli per non andarci, o almeno provarci, fin dove si riesce! Felice che anche tu ti sia un po' goduto le montagne.

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